24 novembre 2017

"Misteri" di Knut Hamsun



di Giulietta Isola  


“I personaggi di Hamsun provengono dal mondo primitivo dei fiordi,sono individui mossi dalla nostalgia dei troll”

W.Benjamin

Ed eccomi nuovamente alle prese con un romanzo del premio Nobel 1920 Knut Hamsun.
Sgombriamo subito il campo da inutili e,secondo me,non pertinenti, considerazioni sulle qualità umane del soggetto, la cui fama fu oscurata in vecchiaia dall’infausta adesione al nazismo, parliamo,se ne abbiamo voglia, delle sue qualita’ letterarie che non sono poche ed ampiamente riconosciute da scrittori del calibro di Mann, Kafka, Brecht, Hemingway, Isaac Singer.

Misteri fu pubblicato nel 1893, al centro della narrazione c’e un uomo in cerca di qualcosa che non troverà.
E’ il fil rouge di Hamsun:i suoi personaggi non sono radicati nella terra in cui vivono, anche se da essa sono nutriti e da essa sono nati, sono “viandanti” alla ricerca di un luogo stabile che non trovano, ma sono anche dei vinti, troppo delicati per farsi largo nella società che Hamsun,nella sua lunga vita, vide dipanarsi da quella rurale della Norvegia di metà Ottocento, a quella industriale degli Stati Uniti, al Secondo conflitto mondiale e la decadenza del dopoguerra.

Nagel con il suo cappotto giallo arriva in una piccola cittadina della Norvegia,è un personaggio fuori dal tempo, nevrastenico e caotico,un improvvido ciarlatano, «la contraddizione fatta persona» come egli stesso si definisce,da subito destinato ad alterare il solido tran-tran degli abitanti del luogo dal dottor Stenersen, a Martha Gude, a Minuto a Dagny Kyelland della quale si innamorerà, con effetti devastanti e fallimentari.

Nagel sproloquia senza sosta,nasconde la propria fragilità e nostalgia aggredendo con un caotico furore verbale la minacciosa realtà esterna,il suo essere e’un groviglio di follia e debolezza,un instabile aggregato di fasci nervosi ed un inconscio allo stato brado.

Una vita fatta di frammenti ove si alternano e si intrecciano esaltazione,solitudine,disagio,idee coatte,crudeltà immotivate ,desideri struggenti, sentimenti delicati e aggressività indefinita.


E’ un vagabondo che si abbandona al fluire della vita, alle cose così come vengono,al peggior linguaggio,cerca identificazione e comunione con la natura,alimenta il suo legame con il bosco e solo nell’ identità naturale intravede il suo senso di appartenenza.
 

Claudio Magris nella sua interessantissima postfazione dice che Nagel risulterà fino all’ultimo in tutto e per tutto un abulico che, «non è capace di inserirsi nel meccanismo produttivo della società, assumendovi un ruolo determinato e perciò unilaterale; egli vuole soltanto vivere, rifiutandosi di definire concretamente e cioè di limitare la palpitante e imprevedibile potenzialità della vita: aperto e disponibile al desiderio come alla rinuncia, rapace e fuggiasco, un personaggio che si sottrae ai legami, ai ruoli prestabiliti,a qualsiasi impegno morale o politico.”
 

Hamsun è scrittore di spessore internazionale, ma per essere compreso, va proiettato nel “suo Norrland, tra foreste e fiordi, il sentimento della natura ed il profumo sottile che da essa si sprigiona pervade tutta la sua prosa che lascia intendere che ci sarebbe bisogno di rispetto per i boschi, bisognerebbe evitare un’agricoltura fatta di prodotti snaturati, annienta i falsi miti e le illusioni, manifesta il suo amore per la Norvegia, una Patria a volte ingrata, dopo il suo viaggio negli Stati Uniti afferma le sue idee anticapitaliste concependo i suoi personaggi come eroi vicini agli umili, ai contadini, ai marinai cioè a coloro che trovano nel lavoro sostegno e rinnovamento e non ragione di abbrutimento,in Fame,il suo romanzo più famoso, è chiaro il messaggio e l'invito al rinnovamento dell'uomo e con lui della società politica.
 

Lettura  particolarmente interessante per il risalto dato alle contraddittorietà dell’esistenza, per l’analisi psicologica dell’io (Freud ne comincia a parlare nel 1895) e rappresenta tramite Nagel l’alienazione del genere umano ed il suo disagio, sono i nostri tempi.

Knut Hamsun. Misteri. Edizioni Iperborea

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