04 agosto 2016

“I bambini e la fotografia” di Gianni Quilici




da Eliott Erwitt
Fotografo di tutto. Tutto ciò che vedendo mi sembra espressivo. Però ciò che mi colpisce di più, insieme al gatto, alla donna, alla luce-ombra, sono i bambini, le bambine. Mi sono chiesto perché. La mia risposta è questa.

Primo: non hanno una maschera. Sono quelli che quasi sempre appaiono.
 
da Henri Cartier-Bresson
Secondo: spesso non vivono la realtà, ciò che noi vediamo, ma inseguono un’immaginazione e sono dentro questa dimensione, dimentichi di chi possa guardarli.
 
da Robert Doisneau
Terzo: si muovono giocando e immaginando, mutevoli e imprevedibili con la grazia (possibile) della loro giovinezza.
 
da Robert Doisneau
Per l’insieme di queste ragioni accade che spesso “offrano” immagini poetiche. E la storia della fotografica è piena di immagini con bambini-e, che possono essere definite, come le foto che accompagnano questa nota “poetici capolavori”.
 
da André Kertesz
Che poi oggi non si possa, per legge,  fotografare e pubblicare foto di minori senza l’assenso dei genitori, è un altro discorso con una sua specificità che non voglio e che non sono in grado oggi di affrontare. 

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