19 luglio 2015

"Viaggio nel Conero" di Patrizia Manganaro



Mi incammino con la voglia del viaggio, come se dovessi compiere il giro del mondo, ma la mia ferma intenzione è quella di andare al mare, destinazione Parco del Conero, Ancona. Dove di preciso non lo so ancora...ma intanto parto, il sole negli occhi, nella borsa frutta, nella testa una sola parola che rimbomba: vacanza!

                                                          foto Patrizia Manganaro
La corsa è morbida, elastica, flessuosa, come un dondolio...la strada dapprima monotona, le visuali di sempre, campi e case, case e campi che si srotolano giù per le colline, passando per i paesi a me noti, Passo di Treia, Villa Potenza, Sambucheto... Incontro ciclisti in gruppi, mietitrebbie, molte moto che seguono la stessa mia direzione, sento odore di gelsomini, vedo vaste distese gialle di girasoli che mi fanno festa dentro...
 Prendo per la via Lauretana, comincia lo spettacolo diverso di colline, un salirle e scenderle con scoperte di orizzonti ora meno, ora più profondi, con la boscaglia che si infittisce sempre più e diventa densa passata Camerano.


                                                           foto Patrizia Manganaro

Ma quando scavalco il monte mi ritrovo appoggiata sulla costa a picco sul mare, rimango a bocca aperta, il cielo e il mare mi si spalancano davanti e gli occhi non arrivano a guardare anche la strada, no, è troppo bello! Mi devo fermare! Gironzolo prima un po' con l'auto per rendermi conto della zona, c'è anche un utilissimo punto di informazioni a Portonovo, dove la ragazza addetta mi illustra le varie cose da sapere.
                                                         foto Patrizia Manganaro

Scelgo di tornare indietro, al colpo d'occhio iniziale, è lì che voglio andare, voglio raggiungere la spiaggia sottostante attraversando un sentiero ripido. Mi sento in forma. Scendendo il panorama è mozzafiato, attraverso la macchia mediterranea e sullo stradello sterrato e polveroso e pietroso, merita lo sforzo sotto il sole di mezzogiorno, merita davvero.

Alla fine del percorso, il premio è un bel bagno ristoratore nel mare trasparente e libero come la spiaggia. C'è una Comune sulla spiaggia, abitano in una casetta-capanna molto spartana e si occupano di tenere puliti la spiaggia e i servizi igienici. Mi incuriosisce la cosa, mi fermo a parlare con i ragazzi e compro loro una collana di conchiglie per contribuire.
Sono meno in forma quando decido di risalire verso le 14,30, una vera impresa, l'acqua da bere che mi ero portata è calda, un brodino, e la frutta è cotta, ma ci saranno 40°, è normale...
Durante il percorso per fortuna ci sono alcune panche di legno per riposarmi, ne approfitto... Al ritorno niente premio, ma una punizione: la multa per divieto di sosta: non me n'ero accorta...rassegnata alzo le spalle e riprendo la strada, esausta ma felice per avere visto tanta bellezza


Mi dirigo a Sirolo, altra località a strapiombo sul mare, con una piazzetta famosa, almeno nelle Marche, un salottone con vista mare e graziosi vicoli che si diramano da essa: piacevolissima passeggiata, mi compro un cartoccetto di olive all'ascolana niente male per sopperire al saltato pranzo, cammino mangiando e mi godo lo spettacolo dell'estate ancora una decina di minuti, poi mi rimetto in viaggio verso casa, prima che mi appiccichino un'altra multa.

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