13 ottobre 2014

"Gli strani incontri Antologia fantascientifica" a cura di Luciano Luciani



I domani che ci attendono


L’inquinamento e la sovrappopolazione, l’imperialismo e il razzismo, la portata morale dei fatti scientifici e le relazioni tra scienza e spiritualità, il contrasto tra le generazioni e il conflitto tra i sessi… Da un secolo ai nostri giorni, non c’è nodo problematico intorno al quale la fantascienza non abbia, con maggiore o minore acutezza e profondità, indagato, svolto riflessioni tutt’altro che banali, inventato narrazioni idonee a straordinarie e durature suggestioni.

Appena appena delibata dai Grandi Scrittori (Alvaro e Flaiano, Bigiaretti e Soldati, Calvino e Levi) che, come da un frutto proibito se ne sono subito ritratti, questa letteratura, a parte una breve stagione di gloria negli anni sessanta e poco più, ha sempre conosciuto una condizione d’esistenza marginale. Considerata ora letteratura popolare, ora vezzo di pochi, la science fiction rappresenta oggi un’area ristretta ma corposa di appassionati, vittima di una maledizione di cui sarebbe interessante individuare le cause socio-culturali oltre che i responsabili. Insomma, almeno e soprattutto nel Bel Paese, la fantascienza sconta, ancora oggi, una collocazione percepita da molti, moltissimi, come eretica: dalle sue storie promana, anche attualmente, un vago sentore di zolfo, insopportabile per gli olfatti delicati sia dell’accademia scientifica, sia dell’establishment letterario.

Tant’è… E chissà cosa si nasconde dietro questa incapacità - una prerogativa solo ed esclusivamente italica - di prefigurare i domani che ci attendono.

Una posizione nobilmente minoritaria quella della letteratura di fantascienza. Non ignota anche a “Naturalmente”, rivista di “Fatti e trame delle Scienze”, che certo non per caso, fin dalle sue origini, ha scelto di valorizzare questo particolare tipo di scrittura creativa, offrendo spazi ai suoi Autori e alle sue storie, sempre in bilico tra apocalisse e rivoluzione, sempre nutrite di un originale mix di contenuti compresi in una particolarissima terra di nessuno tra filosofia, poesia e scienza.

E non è senza significato se, in un tempo per tanti versi buio e insoddisfacente, “Naturalmente” nella sua collana editoriale Finestre abbia deciso di riproporre a un pubblico più ampio di quello dei Lettori e degli Abbonati, la science fiction già apparsa nei suoi fascicoli fin dal 1992. Nasce così questo Gli strani incontri (autori antologizzati Maurizio Antonetti, Roberto Barale, Sauro Donati, Carlo Flamigni; Andrea Milani, Roberto Sirtori, Vincenzo Terreni), pagine che alle sicurezze scientifiche sostituiscono i timori, le speranze, le perplessità dell’uomo contemporaneo affacciato sul precario balcone del terzo millennio. Perché, per dirla con Bacone, “se un uomo parte da certezze, terminerà con i dubbi; ma se si contenta di cominciare con dubbi, terminerà con certezze”.
                                                                                                                     (dalla Introduzione)



Luciano Luciani (a cura di), Gli strani incontri Antologia fantascientifica, collana Finestre/5 I libri di Naturalmente Scienza , ETS Pisa, 2014, pp. 140, Euro 12,00

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