09 maggio 2010

"Cristoval Colòn" di Sauro Donati

di Luciano Luciani

Questo libro racconta di un viaggio, un viaggio famoso, decisivo nella storia del mondo. Anzi, il viaggio per eccellenza: raggiungere le Indie navigando verso Occidente, il progetto di Cristoval Colòn, Cristoforo Colombo. Ma cosa si nascondeva dietro quell’impresa destinata a mutare gli orizzonti e i destini dell’umanità? Senz’altro la passione scientifica e l’ansia di nuove conoscenze, ma anche formidabili interessi strategici e la sete di nuove, smisurate ricchezze. Forse, però, quel piano teneva celato un disegno ancora più vasto, concepito nel corso di vicende secolari di ferro e di fuoco, elaborato nel buio di conventicole di perseguitati, perfezionato in una delle Corti più luminose dell’Italia rinascimentale, la Firenze del Magnifico Lorenzo.

Di Cristoval Colòn, ovvero Cristoforo Colombo, si conosce quasi tutto: era figlio di Domenico e Susanna Fontanarossa, fin da giovane si dedicò alla marina mercantile e sposò Felipa Moniz Perestrello, da cui ebbe un figlio, Diego. Tra il 1482 e il 1484, al servizio del re del Portogallo, compì diversi viaggi sulla costa della Guinea. Intanto prendeva forma il suo piano di un viaggio che lo portasse alle Indie navigando verso Occidente, lungo una rotta che, secondo lui, doveva essere la più breve e conveniente per i traffici, basata sul presupposto che la Terra fosse rotonda, ma anche su un’errata valutazione dell’estensione del continente asiatico verso Est e quindi della distanza effettiva tra Europa e India. Quando il suo piano fu rifiutato dal re Giovanni II del Portogallo, Colombo si trasferì in Spagna (1486) cercando di ottenere il consenso dei sovrani Isabella e Ferdinando. Dopo una lunga attesa, il progetto fu preso in considerazione grazie ai buoni uffici del duca di Medinaceli e di J. Perez, ma soprattutto dei tesorieri della Santa Hermendad Pinelli e de Santangel che fornirono alla Corona la metà del denaro necessario all’impresa.

Poi le cose andarono come sappiamo…Questo ci dice la Storia, quella con la S maiuscola, quella dei manuali: ma fu davvero proprio così? Qual è il retroterra vero dell’impresa che doveva cambiare il volto della storia mondiale? Sauro Donati, che esordì come narratore proprio sulle pagine di “Naturalmente” una decina di anni fa, elabora una possibile storia segreta di quella vicenda destinata a modificare profondamente e per sempre gli assetti geopolitici consolidati alla fine del XV secolo.

Tutta concentrata nel decennio 1477-1487, alcuni personaggi giocarono una partita decisiva per il futuro dell’Europa e del Mondo: personaggi storici come Lorenzo il Magnifico e Paolo Del Pozzo Toscanelli, il cardinale genovese Giovanni Battista Cybo di origine ebraica, futuro papa Innocenzo VIII (1484-1492), il re del Portogallo Giovanni II e i re di Spagna Ferdinando e Isabella… E, poi, un ‘figlio’ dell’invenzione narrativa dell’Autore: don Diego dell’Ordine del Tempio, il capo dei Templari, impegnati ora a favorire, ora a ostacolare per i motivi più diversi – economici, ideali, geopolitici, religiosi - l’impresa di Cristoval Colòn…

Dunque, la storia com’è stata; ma illuminata da una luce nuova, particolare e capace di portare in superficie trame e relazioni occulte, nascoste, impreviste. La fantasia dell’Autore riesce ad arrivare là dove i documenti storici non giungono, non ci sono o non ci parlano più. Corposi e verosimili tutti i personaggi: in primis Cristoval e Diego, ma anche tutti gli altri resi nella loro concretezza di uomini colti nel quotidiano, ma animati da pensieri lunghi, speranze, progetti e da un’intensissima voglia di futuro.

Ultimo, ma davvero non il meno importante dei meriti del libro di Sauro, il linguaggio: piano, cordiale, fruibile… Un linguaggio ‘democratico’, ovvero rispettoso del lettore, alieno da quelle manifestazioni di cerebralità autoreferenziale che viziano tanta scrittura di oggi. Donati scrive per i lettori, per raccontare una storia complessa sì, ma per farsi comprendere da tutti. E in tutti cerca di instillare il germe della curiosità, il senso del dubbio, il rovello dell’intelligenza, non proponendo mai (si legga il finale, davvero commovente e straordinario) soluzioni scontate, banali, convenzionali.


Sauro Donati, Cristoval Colòn, Campanotto editore, Udine. 2007, pp. 150, E. 15,00