21 settembre 2009

"Minima immoralia" diarietto di Emilio Michelotti




4 marzo 2009
Oggi mi hanno regalato questo quadernino in carta di riso e, proprio oggi, alla lezione a S.Micheletto, ho scoperto dell’erotismo nei tagli di Fontana. Potrebbe essere che l’emozione derivi dal gesto stesso che percorre la lama sulla tela (gesto che potrebbe smuovere una pulsione molto profonda, legata a un mai evidenziato sadismo?) O sono le curve che, sfumando dal bianco al nero, prospettano un mistero quasi “carnale”, un sottopelle di umori e desideri inappagati, sottaciuti, sotto una veste candida e irreprensibile? Coincidenze fortuite?

5 marzo
Riguardo con più attenzione “I cavatori” di Enzo Cei; credo di scoprirvi altri segni. Lo sforzo umano di dominio sulla “natura” è, nella sua grandiosità, ridicolo, per l’aspetto del potere. Uno sguardo attento può però cogliere le armonie che si celano nei rapporti fra uomo e cose e fra le persone. Estetica che è lezione etica. Prospettive eliocentriche, cosmocentriche. Non è inutile né vano il lavoro: unisce, re-lige, dà senso.

7 marzo
Dal convegno su Darwin (radio): contingenza (Gould) contro convergenza evolutiva. E’ proprio vero che, arrotolando il film della vita e facendolo scorrere di nuovo, l’uomo non ci sarebbe? O, invece, la vita si può sviluppare in infinite forme, però il risultato finisce per convergere in un punto unico? (esempio: l’occhio umano e l’occhio della seppia sono simili, ma la loro evoluzione è ben diversa).

14 marzo
“I migliori anni” sono sempre quelli creduti tali con la memoria. Ebbene, no! Questi, lo sono, questi che vivo ora (sembra blasfemo, con tutto quel che è successo). Ci vuole di essere molto vecchi, per capirlo.

Ancora sul darwinismo: la convergenza evolutiva è forse una trappola, un escamotage per restare aggrappati all’ultimo mito. Eppure il “determinismo necessitante” esercita su me un fascino immenso, come il comunismo (miti, appunto?)

16 marzo
Strano mondo, quello della scienza. Pieno di ideologismi, dogmi, metafisica. A una proposizione come “la materia potrebbe essere dotata di slancio vitale” il biologo reagisce così: “è finalismo”, come se un tassello di ragionamento, estrapolato dall’insieme, potesse contenere, per deduzioni a catena, tutta una weltanshaung. La più aggiornata cosmologia, invece, non trova metafisiche “teorie” come “le stringhe”, “le membrane”, gli “universi paralleli”, né la domanda “che c’era prima del big-bang?” (interrogazione forse priva di senso, se non ha una risposta). Accettare tutte le “ipotesi”, senza costruire loro intorno castelli ideologici, non sarebbe il metodo migliore?

29 marzo
Grande concerto, commozione al pezzo di Cesar Frank. Ho sentito che, se potessi ricreare un brano così, non reggerei all’emozione. Ho pensato che la violinista(1), per questa ragione, fosse così concentrata sui tecnicismi: ecco perché, mi son detto, non piange né urla. “Se vuoi vedere, chiudi gli occhi” (Joyce, Ulisse, III). Ad occhi chiusi non c’è più un’anziana signora col violino: c’è armonia, colore, immagine, suono, un mondo nuovo) - (1) la violinista era Chistiane Edinger

4 aprile
E’ tardi, è tardi, è tardi. Non ricordo per che cosa, ma è tardi. Poco fa ho incontrato persone che non vedevo da tanti anni, vecchi amici e compagni. Forse mi sono troppo trattenuto. Sono in auto, prendo il cellulare ma mi accorgo che non è il mio: penso sia quello di G. E’ un aggeggio strano, grande il triplo del normale e con modalità di funzionamento a me ignote, raggruppate per “funzioni”. Una di queste porta la scritta “meditazioni e preghiere”. Guardo l’orologio, sono le sette passate, ormai è inutile correre, da almeno un’ora è tutto cominciato. Mi prenderò un giorno di svago, dico fra me, ma mi sento un po’ colpevole. C’è molta gente in giro. Ho lasciato evidentemente la macchina, perché sto camminando. Sole, allegria. Mi accorgo che molte donne hanno una foggia strana; penso: sarà la moda del momento. Hanno il volto coperto da grandi cappelli calati fin sulle labbra. Indossano una blusa corta e un gonnellino che è “mini” verso l’alto: in pratica lascia scoperto il pube. Una di loro mi si avvicina e quando mi passa accanto si scosta con diligenza verso il basso la gonna per mostrarmi il sesso. La tocco. Intorno c’è aria di festa, gioia, sento gli sguardi addosso ma non m’imbarazzano, perché non ne traspare né disapprovazione né complicità. Si sorride, si scherza, ci si saluta cordialmente. Mi sveglio, eccitatissimo.

6 aprile
Luogo lugubre, il parco di Monte Sole, a Marzabotto. Non un fiore, alberi scheletriti. Un fango mentale si appiccica dappertutto, colla, materiale organico decomposto. Migliaia i morti, vittime delle stragi. Quanti fra i carnefici?

12 aprile. Pasqua
Enzo Bianchi alla radio (Uomini e profeti): Gesù è morto senza Dio, in solidarietà con gli atei; Gesù è morto ateo. Dio è accanto a noi come assente, nascosto, in silenzio.

17 aprile
sms: “elettricità nell’aria, voglia di cortocircuito”

Devo indagare sul perché di questa felicità euforica: c’è un nesso col benessere fisico, ma non può essere tutto lì

21 aprile
In margine a “Disputa su Dio” di Augias- Mancuso. Di solito si stabilisce un legame fra materia autocreatrice e progressismo, finalismo. E’ inevitabile, lecito? Mancuso spiega la presenza dell’essere, dell’armonia e del bene (e della libertà di compiere il male) con l’esistenza – a me pare di stampo bruniano – di un Principio ordinatore universale impersonale. Le varie forme dell’essere (mi pare di aver capito) non sarebbero che epifanie, emergenze, singolarità in cui il Principio (che è al tempo stesso origine e fine) si presenta. Egli definisce tale teoria emergentismo, ossia sintesi, visione d’insieme, convinzione che la somma delle singole particolarità sia inferiore al tutto. L’emergentismo si oppone al riduzionismo e, coerentemente, contiene un surplus di valenza
Se eliminiamo la spinta iniziale cosciente, tutto non sta in piedi lo stesso, anzi meglio? Basterebbe un aggiustamento “tecnico”: via teleologia e teodicee varie, dentro Parmenide fuori Eraclito, e ancora Hegel (dal basso verso l’alto, tutto dentro la Storia), ma condito con un vago panteismo spinoziano e la materia, non più l’idea, come madre di tutto (mater=materia), spirito compreso.

24 aprile
Citazione: “Ci sono due tipi di verità: le verità semplici, dove gli opposti sono chiaramente assurdi, e le verità profonde, riconoscibili dal fatto che l’opposto è a sua volta una profonda verità” (Niels Bohr)

Citazione: “La libertà di cui godiamo è una singolare condizione della nostra esistenza, che ci fa emergere, e come distanziarci, dal mondo. Al cessare della libertà, nel momento della morte, il mondo tornerà a prendere completamente possesso di noi, e noi saremo solo mondo (Vito Mancuso)

25 aprile
Bela Bartok attrae e turba. Lo sgomento è il sentimento che prevale. Lego questa musica ai personaggi di Roth o Musil, coscienti della loro inadeguatezza o superfluità. Armonie di un silenzio di fondo nichilista, aperte a potenzialità ambivalenti, weimariane, inquietanti.


VERSO SERA (sciogli-erre)

D’argento trottole
sui rami rosa,
spinte da borea
che mai riposa.

Nel Serchio rantola
mercurio nero
danzando rotola
il mondo intero


27 aprile
Domenico Maselli a “Uomini e Profeti/radio tre” di Gabriella Caramore, stabilisce delle ardite identità, per un credente: fede=libertà, religioni=assolutismo. Secondo me, l’esercizio delle libertà non può condurre che a ritenere i propri principi come credenze, mai come verità universali. Con Levinas: la mia libertà non finisce dove comincia la tua, come ritengono i liberali, comincia dove comincia la tua. La tua libertà di credere vero l’opposto della mia verità è il vero esercizio della mia libertà.

Si può eliminare ogni teodicea? Forse si deve, per consentire di pensare (giustificare) l’esistenza del male. Hans Jonas suggerì di ritenere una balla l’onnipotenza di Dio. Mi permetto di concordare con chi crede a una coscienza del bene e del male evoluta “spontaneamente”e di aggiungere che tale coscienza sia stata – e sia – la vera forza degli umani, il coagulo della loro socialità. Può darsi che un surplus di “neuroni specchio” ci abbia avvantaggiato sugli ominidi concorrenti. Se così fosse non sarebbe il branco a salvare dall’estinzione, ma compassione e compartecipazione.

30 aprile
“Questo ventaccio dà fastidio”. Una bestemmia. Non sarò io a dar fastidio al vento, con questa enorme casa che lo devia e lo trattiene? Su questo cambio di paradigma – indispensabile – nessuna parola di Paolo Rossi alla conferenza di ieri al Gabinetto Viesseux. Giustificare il consumismo sulla base dei progressi materiali ottenuti, irridere al “catastrofismo”, mi è parsa una prosecuzione acritica di quel soggettivismo (razionalista) dal quale Rossi stesso talvolta prende le distanze. A me non basta il buon senso! (Echi majakoskiani: sputavamo furibondi sul loro buonsenso).

6 maggio
Chi pensa davvero che siamo noi a dar fastidio al vento, è ancora troppo heideggeriano. Mi sto accorgendo che spesso non sono d’accordo con la maggior parte dei miei amici
a)- Non sono convinto che il pensiero logico “debba” tendere all’etica, almeno come apertura a corrette scelte personali ; b)- credo vi siano altri metodi che, più dello storicismo, sono in grado di superare l’illusione delle acquisizioni progressive e dello sviluppo senza limite; c)- penso che tutti i temi, compresi quelli etici, della posizione dell’uomo nel mondo e nei confronti del sacro, della tecnica come scambio fra essere ed ente, siano da sempre presenti, in forme diverse, nel pensiero umano; d)- andrei adagio ad elogiare ordine, simmetria e armonie cosmiche. Potremmo essere noi a immettere nelle cose geometrizzazione e matematizzazione, e poi esaltarci ravvisandocele; e)- non riesco a considerare “ordine” il baroccume affastellato di tipo dannunziano, che porta il segno, piuttosto, della reazione antifuturista e di un’ agarofobia mortifera.

Secondo me anche i filosofi sono narratori, producono letteratura con un diverso linguaggio - al pari degli storici, dei matematici, dei fisici, eccetera – ognuno col suo frammento di verità (sempre fondamentalmente autoreferente). La prova: tutto è confutabile, e l’aporia è nascosta dietro ogni parola. Ed è perciò che ogni filosofia segna, in qualche modo, da sempre, un nuovo inizio.

7 maggio
Passare il tempo”? Si connette al “si dice, si fa”! Espressione odiosa: ognuno ha il compito di fare della propria vita il suo capolavoro (anche quando si rinunci all’idea dell’obbligo di cambiare il mondo…)

Citazione cubo-futurista: “L’italiano è la più dadaista delle lingue romanze: infantile, labiale, fuori dai denti.. b, bacio, babbo, come dotati di proboscidi. Suoni danteschi quasi da balbuzienti” (Osip Mandel-Stam, Conversazione su Dante)